TIROIDE E FIBRILLAZIONE ATRIALE
IL RISCHIO DI FIBRILLAZIONE ATRIALE CORRELA CON LA FUNZIONALITÀ TIROIDEA
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
MICROBIOTA INTESTINALE NELLE TIROIDITI E MALATTIE AUTOIMMUNI
 
LA TIROIDITE DI RIEDEL (E PATOLOGIE IgG4 RELATED)
 
PUNTEGGI PREDITTIVI DI PATOLOGIA AUTOIMMUNE TIROIDEA
 
MARKERS DI RISPOSTA TISSUTALE ALLA TERAPIA SOSTITUTIVA CON L-TIROXINA
 
 
 
 
 
 
 
Articolo Dr. Piazza - L'opinione personale n.3 - febbraio 2020
 
Articolo Dr. Piazza - L'opinione personale n.2 - febbraio 2016
 
"Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere Anno I - Gennaio/Febbraio 2013
 
"Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere Anno V - Numero 1 - Marzo 2011
 
"Palermo Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere Anno 3 - Febbraio 2009 - Autorizzazione: Tribunale di Palermo in corso
 
"Palermo Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere - Anno 2 - n. 2 - Giugno 2008
 
"Palermo Medicina Metropolitana" - Periodico di Informazione per la Salute ed il Benessere - Anno 1 - n. 1 - Settembre 2007
 

 

 

Tiroide e fibrillazione atriale.pdf

Fibrillazione Atriale

La fibrillazione atriale è la forma più diffusa di aritmia, dopo l'extrasistolia. È una condizione che colpisce l'1-2% della popolazione generale nei paesi occidentali; la sua prevalenza aumenta con l'età e, a parità età, è più frequente nei maschi che nelle femmine. In età giovanile è rara, ma colpisce il 5% delle persone sopra i 65 anni, sfiorando il 18% nella popolazione di età uguale o superiore a 85 anni.

l sintomo classico della FA è la palpitazione: il paziente avverte un senso soggettivo di battito irregolare, anomalo, che si può accompagnare a dispnea o vertigini quando la frequenza del battito ventricolare diventa particolarmente elevata.

In casi particolarmente gravi, un paziente già portatore di cardiopatia può andare incontro a scompenso cardiaco. L'astenia, cioè la stanchezza fisica, è un altro sintomo a volte presente nella FA.

Mentre il sospetto della FA è normalmente dovuto ad elementi clinici (palpitazioni, dispnea, irregolarità del polso), la diagnosi della FA si ottiene mediante ECG.

Fibrillazione Atriale

L'ESC definisce la fibrillazione atriale come un'aritmia cardiaca con le seguenti caratteristiche:

  1. Contrazioni ventricolari completamente irregolari, evidenziate come totale irregolarità degli intervalli RR all'ECG
  2. Nessuna onda P sull'ECG (che costituirebbe l'evidenza dell'attività atriale "ordinata" e normale)
  3. Attività dell'atrio, quando visibile, irregolare e comunque molto rapida (>300 bpm, battiti per minuto)
Fibrillazione Atriale Il rischio di fibrillazione atriale è strettamente correlato alla funzionalità della tiroide, con un rischio basso nel franco ipotiroidismo conclamato e, di contro, un alto rischio nell'ipertiroidismo.

Tale associazione è dipendente dai livelli di TSH lungo l'intero spettro della malattia tiroidea sublicnica come evidenziato da uno studio danese di popolazione condotto su una coorte di pazienti di medicina primaria residenti a Copenhagen.

Christian Selmer, del Gentofte University Hospital di Hellerup, e collaboratori, hanno esaminato i dati registrati riguardanti 586.460 adulti (età media: 50,2 anni, 39% uomini) sottoposti a valutazione della funzione tiroidea per la prima volta da parte del medico di medicina generale durante il periodo 2000-2010 e che dalle cartelle cliniche non risultavano aver sofferto in precedenza di malattie tiroidee o di fibrillazione atriale. Sull'intera poolazione studiata, il 96% (n=562.461) era costituito da soggetti eutiroidei, lo 0,3% (n=1.670) da pazienti con franco ipotiroidismo, il 2,0% (n=12.087) mostrava ipotiroidismo subclinico, lo 0,7% (n=3.966) aveva un evidente ipertiroidismo, e infine l'1% (n=6.276) soffriva di ipertiroidismo subclinico. Rispetto alle persone eutiroidee, il rischio di fibrillazione atriale è apparso aumentare con il diminuire dei livelli di TSH, dalla condizione di eutiroidismo normale/alto (rapporto fra tassi di incidenza: 1,12) a quello di ipertiroidismo subclinico con ridotto TSH (1,16) all'ipertiroidismo con TSH soppresso (1,41). L'ipotiroidismo, sia franco che subclinico, sono risultati invece associati a un minore rischio di fibrillazione atriale.

- TORNA SU -

 

 

   
   Copyright © 2008 - 2020 - Dr. Vincenzo Piazza - Tutti i Diritti Riservati
Powered by Adriana Argento  
  Contatore per sito

siti web