EPOCA |
SCOPERTE |
2700 a.C. |
Le prescrizioni dell’imperatore Shen Nung’s (pubblicate la prima volta nella Famacopea delle erbe medicinal cinesi nel 1596) citano l’uso delle alghe nella terapia del gozzo |
300 a.C |
Il testo sacro Hindu, Ayur Veda, nomina il gozzo |
40 a.C |
Plinio, Vitruvio e Giovenale descrivono la prevalenza del gozzo nelle Alpi e l’uso di cenere di alghe in terapia |
138 |
Il medico greco Sorano descrive l’ingrossamento del collo nel corso della gravidanza |
340 |
L’alchmista cinese Ko-Hung raccomanda le alghe per la terapia del gozzo per chi vive nelle zone di montagna |
650 |
Il medico cinese Sun Ssu-Mo usa polvere di gusci di molluschi e tiroide tritata nella terapia del gozzo |
961 |
Abul Kasim, medico personale del califfo El-Hakin III di Cordova, descrive per primo la tiroidectomia ed esegue una agoaspirazione |
1170 |
Ruggero di Salerno usa le alghe nella terapia del gozzo |
1200 |
Arnaldo di Villanova riferisce che le spugne marine possono essere usate nella terapia del gozzo di recente insorgenza del giovane |
1475 |
Il medico cinese Wang Hei raccomanda la terapia del gozzo con tiroide macinata |
1500 |
Leonardo da Vinci riconosce per primo e disegna la tiroide |
1543 |
Andrea Vesalio fornisce la prima descrizione ed illustrazione anatomica della ghiandola tiroidea |
1563 |
Eustachio introduce il termine “istmo” per descrivere il tessuto che collega i due lobi della tiroide |
1602 |
Felix Platter descrive per primo i cretini nella regione svizzera del Valais |
1656 |
Thomas Wharton dà alla ghiandola il nome “tiroide” dalla forma di uno scudo dell’antica Grecia |
1669 |
Albrecht van Haller descrive la stitichezza come complicanza del cretinismo |
1754 |
Usato per la prima volta il termine “cretino” nella letteratura medica. Il termine deriva dal latino “christianus” poichè i soggetti affetti da questa malattia sono incapaci di commettere peccati |
1789 |
F.E. Fodere suggerisce una associazione tra gozzo e cretinismo |
1800 |
Guiseppe Flajani, medico persone del Papa, descrive l’associazione di palpitazioni, gozzo, protrusione oculare. A questa triade è dato il nome di Morbus Flajani |
1811 |
Bernard Courtois scopre lo iodio ossidando cenere di alghe (fucus) con acido solforico |
1813 |
Gay-Lussac chiama il vapore scoperto da Courtois iodio, da “iodes” porpora in greco |
1818 |
Viene descritto il gozzo nella Columbia Britannica |
1820 |
AJ-Ch. Coindet conclude che la carenza di iodio causa il gozzo e comincia a trattare il gozzo con lo iodio |
1824 |
Alexander von Humboldt descrive il gozzo endemico sulle Ande. Osserva anche che le dimensioni del gozzo si riducono di un terzo se il soggetto si trasferisce in un’area in cui il gozzo non è endemico |
1825 |
C. Parry descrive il gozzo esoftalmico |
1825 |
J. Boussingault, dimostra che lo iodio nel sale naturale nelle miniere delle Ande settentrionali. Lavora come chimico a Bogotà e suggerisce l’impiego del sale iodato per prevenire e curare il gozzo endemico (non sarà introdotto prima del 1896) |
1829 |
Jean Guillaume Auguste Lugol raccomanda l’uso di una soluzione acquosa di iodio derivata da ioduro di potassio per la terapia della scrofola (linfoadenopatia tubercolare cervicale) |
1831 |
Il medico brasiliano Francisco Freire-Allemao propone un programma governativo di profilassi con iodio nella prevenzione del gozzo |
1834 |
Robert Graves descrive una sindrome caratterizzata da palpitazioni, gozzo ed esoftalmo in tre donne |
1848 |
C. von Basedow descrive il gozzo con esoftalmo |
1849 |
J.L. Prevost comincia ad aggiungere iodio ad alimenti ed acqua per prevenire il gozzo |
1850 |
T.B. Curling descrive il cretinismo con atireosi |
1851 |
A. Chatin rileva lo iodio nelle piante acquatiche e le raccomanda nella profilassi del gozzo endemico sulla base della teoria che il gozzo sia dovuto a iodio insufficiente nell’acqua potabile. Un gruppo di esperti dell’Accademia della Scienza francese respinge la proposta |
1857 |
B. Niepce descrive in Svizzera un allargamento della sella turcica nei cretini con ipotiroidismo |
1857 |
Maurice Schiff esegue con successo tiroidectomie totali negli animali |
1860 |
R. Virchow suggerisce che cretinismo e gozzo siano correlati |
1862 |
A. Trousseau introduce il termine “malattia di Graves” |
1864 |
Baillarger descrive il gozzo in animali nelle aree in cui sono diffuse gozzo e cretinismo |
1867 |
A. von Graefe descrive la retrazione dela papebra nella malattia di Basedow |
1873 |
Th. Billroth descrive la tetania dopo la tiroidectomia totale |
1877 |
William Gull publica “On a Cretinoid State Supervening in Adult Life in Women” (la prima descrizione dell’ipotiroidismo) |
1882 |
William Ord conia la parola mixedema per descrivere donne di mezza età con tratti cretinoidi |
1883 |
J.L. Reverdin descrive il cretinismo successivo alla tiroidectomia |
1883 |
Heinrich Bircher riconosce l’associazione tra gozzo endemico e glaciazione Quarternaria |
1883 |
E.T. Kocher sottolinea l’importanza del mixedema successivo alla tiroidectomia. Riceve il premio Nobel nel 1909 per il suo lavoro sulla tiroide |
1886 |
Pierre Marie descrive il caratteristico tremore dell’ipertiroidismo |
1888 |
Rogowitsch osserva iperplasia dell’ipofisi nel coniglio dopo tiroidectomia |
1891 |
F.D. von Recklinghausen descrive l’osteoporosi nell’ipertiroidismo |
1891 |
Victor Horsley dimostra nelle scimmie che mixedema, cretinismo e cachessia post-tiroidectomia sono dovute a deficit della funzione tiroidea |
1891 |
G.R. Murray introduce l’estratto tiroideo per la terapia del mixedema |
1895 |
Aldolf Magnus Levy descrive l’influenza della tiroide sul metabolismo basale |
1896 |
E. Drechsel scopre la prima proteina contenente iodio (gorgonia) nell’asse dello scheletro del corallo |
1896 |
Eugen Baumann scopre che lo iodio è un costituente naturale della tiroide e la chiama “iodotirina |
1896 |
F. de Quervain descrive la tiroidite granulomatosa subacuta |
1896 |
B. Riedel publica la prima descrizione of tiroidite fibrosa cronica |
1897 |
Pendred descrive l’associazione di gozzo e sordo-mutismo |
1898 |
W. Osler publica dei case report di cretinismo sporadico, alcuni de quali con familiarità |
1898 |
von Notthalt descrive la tireotossicosi factitia e suggerisce che l’eccesso di ormone tiroideo produce la malattia di Graves |
1902 |
F. de Quervain descrive la tiroidite granulomatosa subacuta |
1905 |
Robert Abbe tratta la malattia di Graves mediante l’impianto di radio nel gozzo del paziente |
1907 |
H.L. Wheeler e G.S. Jamieson dimostrano che la gorgonia, derivata dal corallo, è la diiodotirosina |
1907 |
David Marine dimostra che lo iodio è necessario per la funzione tiroidea. |
1907 |
David Marine raccomanda di trattare la malattia di Graves con iodio |
1910 |
Charles H. Mayo introduce il termine “ipertiroidismo” per descrivere le condizioni cliniche di gozzo primitivo con esoftalmo, adenoma tossico e gozzo adenomatoso associati ad ipertiroidismo. |
1911 |
D. Marine e C.H. Lenhart descrivono l’ipertiroidismo dovuto alla malattia di Graves |
1911 |
Henry Plummer della Mayo Clinic distingue gozzo con esoftalmo dal gozzo adenomatoso |
1912 |
Kocher conia il termine Jod Basedow per il sovradosaggio di iodio |
1912 |
J.F. Gudernatsch osserva che l’estratto tiroideo ha un effetto specifico sulla accelerazione della differenziazione (metamorfosi) dell’anfibio in larva |
1912 |
A. Seidell e F. Fenger descrivono la variazione stagionale nel contenuto di iodio della tiroide |
1912 |
Hakaru Hashimoto descrive 4 casi di una patologia tiroidea caratterizzata da infiltrazione linfocitica diffusa e fibrosi della ghiandola |
1913 |
Il Massachusetts General Hospital apre la prima Thyroid Unit e ne affida la direzione a J.H. Means |
1915 |
E.A. Kendall isola la tiroxina, nome che deriva dalla contrazione di “thyroxindolo” |
1916 |
Philip E. Smith e Bennet M. Allen segnalano indipendentemente che girini ipofisectomizzati presentano una involuzione della tiroide e non subiscono la metamorfosi |
1916 |
H. Hunziker propone che il gozzo endemico sia dovuto a deficit di iodio che deriva dalle perdite dei sali di iodio solubili dovuti al clima piovoso delle regioni montuose ed alle alluvioni |
1917 |
M. Seymour a Boston descrive l’impiego dei raggi-x nella terapia della malattia di Graves |
1917 |
Commercializzazione negli Stati Uniti della tiroxina (al costo di 350 dollari al grammo) |
1920 |
Marine e Kimball usano con successo la profilassi con iodio per prevenire l’atireosi ovina e porcina ed il gozzo nella trota |
1923 |
P.E. Smith e I.P. Smith dimostrano che estratti ipofisari bovini potevano stimolare la tiroide di un girino ipopituitarico |
1924 |
H.S. Plummer della Mayo Clinic propone l’uso pre-operatorio dello iodio per la terapia della malattia di Graves |
1924 |
George Hevesy introduce il concetto di traccianti radioattivi per lo studio delle vie metaboliche. Nel 1943 riceve il premio Nobel per questo lavoro |
1926 |
McClendon segnala che la concentrazione di iodio nell’acqua piovana e nell’acqua potabile è minore sulle coste dell’Atlantico rispetto alla regione dei Grandi Laghi |
1927 |
Harington determina la struttura chimica della tiroxina |
1928 |
Harington e Barger sintetizzano la tiroxina |
1930 |
A. Chesney, T. Clawson, e B. Webster dimostrano che alcune verdure possono causare gozzo (il volume della tiroide dei conigli alimentati con cavoli aumenta) |
1931 |
L. Loeb e R. Bassett estraggono e purificano il TSH derivata dall’ipofisi bovina |
1932 |
Naffziger introduce la decompressione orbitaria per il trattamento dell’esoftalmo |
1935 |
Roy O. Greep dimostra che il TSH ipofisario è diverso da LH e FSH. |
1936 |
Marine descrive il gozzo da somministrazione sperimentale di cianuro |
1936 |
Barker identifica il gozzo come complicanza della terapia dell’ipertensione da tiocianato |
1941 |
J.H. Means e S. Hertz propongono di usare lo iodio radioattivo per studiare fisiologia e patologia tiroidea |
1942 |
S. Herz di Boston propone lo iodio radioattivo per la terapia della malattia di Graves |
1943 |
Kennedy osserva che la tiourea è gozzigena |
1946 |
A. Astwood usa tiourea e tiouracile per la terapia medica della malattia di Graves |
1947 |
Cope, Rawson, McArthur usano per la prima volta lo iodio radioattivo per dimostrare un nodulo tiroideo “caldo” |
1948 |
T. Tempka, J. Alekserowicz, M. Till propongono l’uso della biospsia ad ago sottile della tiroide come metodo diagnostico |
1949 |
R.G. Hoskins descrive il feedback negativo della tiroide sull’ipofisi |
1949 |
J. Wolff e I. Chaikoff descrivono gli effetti regolatori dello iodio inorganico sulla tiroide |
1949 |
Jones, Kornfeld, McLaughlin e Anderson sintetizzano il metimazolo |
1950 |
J.B. Stanbury descrive il primo caso di anomalia genetica della sintesi dell’ormone tiroideo |
1951 |
B. Duffy e P. Fitzgerald segnalano il rischio di cancro della tiroide nei bambini dopo irradiazione del testa e del collo |
1952 |
Lawson, Rimington, Searle sintetizzano il carbimazolo |
1954 |
J. Gross e R. Pitt-Rivers isolano e sintetizzano il T3 |
1954 |
J.B. Stanbury, J.B. Wyngaarden e A. Godley descrivono l’uso del perclorato nella terapia dell’ipertiroidismo |
1956 |
Goldschmidt, geochimico norvegese, identifica la glaciazione del Quarternario come causa di deficit di iodio nel suolo |
1956 |
Roitt e Doniach dimonstrano gli autoanticorpi nella malattia di Hashimoto |
1959 |
J.B. Hazard, W.A. Hawk e G. Crile identificano il cancro midollare della tiroide come entità nosologica distinta |
1960 |
Adams, Purves e McKenzie scoprono il LATS nel siero dei pazienti con malattia di of Graves |
1963 |
D.H. Copp, A.G.F. Davidson e B. A. Cheney descrivono per primi la calcitonina |
1965 |
S. Berson e R. Yalow sviluppano la tecnica radioimmunologica e R. Yalow riceve nel 1977 il premio Nobel per questo lavoro |
1965 |
E.D. Williams descrive 17 casi di cancro della tiroide e feocromocitoma |
1966 |
R.F. Rohner, J.T. Prior e J.H. Sipple descrivono i primi casi di neoplasia endocrina multipla tipo 2 |
1969 |
Lo screening neonatale per le malattie metaboliche congenite è introdotto in Svizzera |
1970 |
A. Schally identifica il TRH e riceve premio Nobel per questo lavoro nel 1977 |
1970 |
L. Braverman, S. Ingbar e K. Sterling scoprono la conversione del T4 in T3 |
1972 |
S. Berens, J. Wolff e D. Murphy dimostrano che la tiroide concentra il litio |
1974 |
S. Refetoff e L. De Groot identificano la resistenza agli ormoni tiroidei |
1979 |
T.H. Liao e J. Pierce ottengono la prima preparazione ultrapura di TSH e dimostrano che la subunità alfa del TSH è comune a LH e FSH |
1998 |
Il TSH umano ricombinante è approvato per uso clinico Stati Uniti |